“La Corte di Cassazione ha dichiarato incostituzionale il divieto di accedere a benefici carcerari e permessi premio per i condannati all’ergastolo per reati di mafia e terrorismo.
Cancellare un istituto giuridico auspicato dallo stesso giudice Falcone è pericoloso e rende vani gli sforzi di tanti servitori dello Stato che, come lui, hanno combattuto senza risparmiarsi una strenua lotta alla mafia e molte volte in questa lotta hanno perso la vita.
Consentire a chi non ha mai dimostrato alcun segno di pentimento e non ha collaborato con la Magistratura di poter aver accesso alla libertà condizionata e ad altre premialità carcerarie assesterebbe l’ultimo colpo alla dignità della Legge e segnerebbe la linea del vero “fine pena mai” – quello delle vittime e dei loro familiari – che vedrebbero così scomparire in un colpo di mano ogni possibilità di ottenere Giustizia e vivere in sicurezza.
La lotta alle Mafie non è ancora vinta e, anzi, si assiste ad un loro rinvigorimento grazie agli scenari aperti dal coronavirus e dalle chiusure delle attività commerciali ed imprenditoriali imposte per decreto.
Oggi più che mai l’istituto dell’ergastolo ostativo va sostenuto e difeso. I partiti accolgano l’appello di Giorgia Meloni ad intervenire perché, cancellandolo, non si certifichi l’ultima resa dello Stato di fronte alle organizzazioni criminali.”
Così in una nota Cinzia Pellegrino, coordinatore nazionale del dipartimento tutela vittime di Fratelli d’Italia.