Stanotte gli Stati Uniti hanno colpito duramente tre impianti nucleari iraniani. Una mossa che cambia gli equilibri in Medio Oriente e infiamma la guerra tra Iran, Israele e USA. Trump rivendica: “Obliterati i siti chiave di Fordow, Natanz e Isfahan”.
Perché Trump ha bombardato l’Iran? La nuova guerra tra Israele, USA e Iran spiegata
È accaduto tutto in poche ore. L’America, guidata da Donald Trump nel suo secondo mandato, ha ordinato un’operazione militare contro obiettivi strategici in Iran, in risposta a quello che l’intelligence statunitense e israeliana ha definito un imminente attacco congiunto contro obiettivi americani in Medio Oriente.
Mentre il mondo guardava a Gaza, una nuova guerra si è accesa tra USA, Iran e Israele, con il rischio concreto di un’escalation regionale. Perché proprio adesso? E cosa c’entra Trump?
Cosa è successo stanotte: bombe e missili USA contro l’Iran
Nella notte tra il 21 e il 22 giugno 2025, l’America ha sferrato un attacco mirato contro tre siti nucleari iraniani. I bersagli sono stati:
- Fordow: colpito con 12 bombe bunker-buster sganciate da bombardieri stealth B-2
- Natanz e Isfahan: raggiunti da 30 missili Tomahawk lanciati da sottomarini statunitensi
L’operazione è stata confermata dal presidente Donald Trump, che ha parlato di “atto necessario per la sicurezza globale”, dopo settimane di tensioni tra Iran, Israele e Stati Uniti.
Perché Trump ha ordinato il bombardamento?
Il motivo principale è chiaro: fermare l’Iran prima che sia troppo tardi.
“Non possiamo permettere che il regime iraniano ottenga l’arma atomica”, ha dichiarato Trump. “Abbiamo colpito per proteggere l’America, Israele e i nostri alleati”.
Dietro l’attacco ci sono tre fattori principali:
- Rilevamenti di movimenti sospetti nei siti nucleari sotterranei
- Minacce dirette dell’Iran verso Israele e basi americane in Iraq
- Possibile produzione avanzata di materiale fissile a scopo bellico
Trump avrebbe agito senza passare dal Congresso, scatenando la reazione dei Democratici che parlano già di un possibile impeachment per abuso di potere.
Il contesto: guerra tra Israele, Iran e Stati Uniti
Questo attacco arriva dopo giorni di escalation:
- Il 16 giugno, Israele ha colpito il sito di Isfahan con un’operazione segreta
- L’Iran ha minacciato rappresaglie totali contro Israele
- Gli USA hanno rinforzato la presenza navale nel Golfo Persico
Con l’azione americana di stanotte, si apre un nuovo fronte nella guerra che coinvolge ormai Israele, Iran e USA.
Reazioni internazionali: Teheran grida all’“atto di guerra”
Le autorità iraniane hanno reagito duramente:
- Il portavoce del regime ha definito il raid “una dichiarazione di guerra”
- 80 feriti in Israele dopo una raffica di missili lanciati da Teheran
- Il leader supremo Khamenei ha promesso “una risposta devastante”
Nel frattempo, Russia e Cina hanno condannato l’attacco americano, mentre l’ONU e l’UE chiedono de-escalation.
L’America attacca l’Iran: cosa può succedere ora?
La situazione è in rapido peggioramento. Ecco gli scenari possibili:
- Ritorsioni iraniane contro basi USA in Medio Oriente
- Cyberattacchi contro infrastrutture occidentali
- Chiusura dello Stretto di Hormuz e aumento del prezzo del petrolio
- Rischio di coinvolgimento di Russia, Cina o Turchia
Intanto, gli alleati NATO prendono tempo, ma restano in allerta.
Trump sotto accusa: rischio impeachment?
Il presidente Trump ha agito senza autorizzazione del Congresso, scavalcando gli apparati diplomatici. I Democratici parlano apertamente di:
- Violazione della War Powers Resolution
- Escalation non concordata con alleati e Parlamento
Il rischio di un nuovo impeachment aleggia su Washington, ma la base repubblicana è compatta: per loro, Trump ha fatto bene a colpire.
FATTO | DETTAGLIO |
---|---|
Target | Fordow, Natanz, Isfahan (siti nucleari iraniani) |
Armi usate | Bombe bunker-buster GBU-57 + missili Tomahawk |
Motivo | Deterrenza contro escalation nucleare iraniana |
Reazioni | Iran minaccia vendetta, Israele in stato d’allerta |
Trump | Rivendica l’attacco, ma rischia impeachment |
Trump bombarda l’Iran e scuote il mondo. Il rischio di una guerra aperta tra potenze è più concreto che mai. Intanto, gli occhi del mondo restano puntati sul Medio Oriente. E su Washington.