Pfizer Papers: le verità nascoste e il silenzio complice delle élite

Dai documenti interni emergono omissioni e manipolazioni nei dati sugli effetti avversi del vaccino. Un sistema di potere che ha messo a rischio la salute pubblica.

I cosiddetti “Pfizer Papers” hanno sollevato interrogativi inquietanti sulla trasparenza e l’integrità delle informazioni fornite dalle autorità sanitarie e dalla casa farmaceutica Pfizer riguardo al vaccino anti-Covid. Le recenti rivelazioni indicano che dati critici sugli effetti avversi, inclusi casi di miocardite e decessi, erano noti fin dal 2020 ma sono stati omessi o minimizzati per evitare allarmismi e mantenere la fiducia nella campagna vaccinale.

Miocarditi e infiammazioni cardiache: rischi noti ma taciuti

Secondo quanto riportato da The Social Post, i documenti interni di Pfizer indicano che gli eventi avversi, in particolare le infiammazioni cardiache, erano noti fin dal 2020. Tuttavia, queste informazioni non furono comunicate all’opinione pubblica per evitare sfiducia nella campagna vaccinale. Durante un’udienza al Senato degli Stati Uniti, è emerso che la FDA e i CDC erano a conoscenza dei pericoli legati ai vaccini mRNA ma hanno scelto di non lanciare allerte ufficiali.

Segnalazioni di decessi: numeri allarmanti

Un report di Pfizer, ottenuto tramite una richiesta FOIA, ha rivelato che nei primi 90 giorni dalla somministrazione del vaccino erano stati segnalati 1.223 decessi e oltre 42.000 reazioni avverse. Questi dati, sebbene non stabiliscano un nesso causale diretto, indicano la necessità di un’attenta valutazione e trasparenza nella comunicazione al pubblico.

Irregolarità negli studi clinici: il caso Ventavia

Un’inchiesta pubblicata sul British Medical Journal ha denunciato gravi irregolarità nei trial clinici condotti da Ventavia, un laboratorio incaricato da Pfizer. Secondo la testimonianza di una ex dipendente, Brook Jackson, ci sarebbero state falsificazioni dei dati, ritardi nel monitoraggio degli effetti collaterali e uso di personale non adeguatamente formato. Queste pratiche sollevano dubbi sull’affidabilità dei dati presentati alle autorità regolatorie.

Le rivelazioni contenute nei “Pfizer Papers” mettono in luce una gestione opaca e potenzialmente pericolosa della campagna vaccinale. La mancata trasparenza e le omissioni deliberate hanno compromesso la fiducia del pubblico e sollevano interrogativi sulla responsabilità delle autorità sanitarie e delle case farmaceutiche. È imperativo che vengano condotte indagini indipendenti per garantire che la salute pubblica non sia subordinata a interessi economici o politici.

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