Pier Silvio Berlusconi tombale su Renzi: “Ha perso credibilità e peso politico”.

Pier Silvio Berlusconi rompe gli schemi e lancia un messaggio che fa discutere: bene Tajani, ma Forza Italia ha bisogno di un ricambio. E su Matteo Renzi, nessun giro di parole: “Ha perso credibilità e peso politico”.

Durante la presentazione dei nuovi palinsesti Mediaset, l’amministratore delegato del gruppo non si è sottratto alle domande dei cronisti sull’attualità politica. Il suo intervento è diventato una vera e propria “pagella”, in cui ha espresso giudizi netti su alleati, avversari e sul partito fondato da suo padre.

“Dentro Forza Italia bisogna guardare avanti – ha esordito – Tajani è bravissimo, Dalla Chiesa è bravissima, Gasparri è bravissimo… ma ci vuole anche altro, nel senso di apertura, di visione del futuro”. Un’affermazione che, pur nel rispetto della leadership attuale, suona come un’esortazione chiara al rinnovamento.

Tajani promosso: “se non ci fosse bisognerebbe inventarlo”

“Se non ci fosse Tajani bisognerebbe inventarlo – ha riconosciuto – ma questo non vuol dire che non si possa fare meglio. Io stimolo Tajani a introdurre nella squadra del partito presenze nuove. Il mondo della politica ha delle mancanze di leadership, se si vuole crescere bisogna far crescere i leader”.

Una frase che rispecchia in pieno la visione manageriale di Pier Silvio, già attuata in Mediaset con l’assunzione di “200 giovani all’anno”. Il parallelo tra azienda e politica è evidente: ogni ecosistema, per prosperare, deve essere attraversato da un “vento nuovo”.

E l’esempio, manco a dirlo, è il padre Silvio: “Un vero leader guarda oltre se stesso. Silvio Berlusconi se ne è sempre fottuto di cosa comportasse per lui, ma ha sempre aspirato a ciò che era migliore e più grande: per la famiglia, per l’azienda, per la politica”

No all’ammiccamento alla sinistra: “Cazzate”

Netta la smentita a chi insinua che Forza Italia possa flirtare con la sinistra: “Cazzate. Forza Italia deve essere una forza liberale e moderata, con una spinta progressista verso i diritti. I diritti tutti sono importanti”.

Un chiarimento che rafforza il posizionamento centrista del partito, ma che ne rivendica l’identità di destra liberale, non disponibile a compromessi identitari con il blocco Pd–M5S.

Il giudizio su Renzi: “è fuori dai giochi”

Tra le dichiarazioni più secche, quella su Matteo Renzi. “Provo simpatia, è intelligente e bravo – ha detto Pier Silvio – ma ha perso credibilità elettorale e peso politico”.

Una valutazione che fotografa lo stato di marginalità dell’ex premier, una volta protagonista assoluto del “centro”. Oggi, secondo Pier Silvio, quello spazio “gigante” tra la sinistra massimalista e la destra sovranista può essere occupato solo da Forza Italia. “Meno male che Tajani c’è” ha ribadito, evidenziando come il centro resti uno spazio politicamente strategico ma ancora tutto da conquistare.

Nessuna discesa in campo, per ora

Infine, a chi lo provocava sulla possibilità di un suo ingresso in politica, la risposta è stata chiara: “Mai stata una voglia concreta. Io sono felice di fare quello che faccio. Guardando al futuro, non lo escludo, ma oggi non ha nessuna concretezza”.

Tuttavia, a giudicare dall’intensità e dalla lucidità delle sue analisi, qualcuno comincia a chiedersi se il figlio del Cavaliere non stia davvero iniziando a prendere le misure del campo.

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