“La fittite acuta di cui soffre Emiliano lo porta in confusione al punto da affermare in Fiera che l’economia italiana si è fermata a causa della rimodulazione del Pnrr. Per Emiliano l’invasione dell’Ucraina, il caro bollette, il rialzo dei tassi da parte della Bce, il caro materiali non avrebbero alcuna incidenza sull’economia. Ma anche i ritardi nelle progettazioni e nelle aggiudicazioni sono stigmatizzati in negativo quando, invece, sono state le forti criticità alle quali il Governo Meloni con il Ministro Fitto hanno dovuto porre rimedio per non trovarci al 30 giugno 2026 con opere incompiute e soldi per la gran parte acquisite a debito restituiti alla Comunità Europea. Tra queste criticità vanno annoverate le inefficienze e i ritardi del Comune di Bari e della Città Metropolitana. Ovviamente anche la ZES unica del Mezzogiorno per Emiliano non va bene, così come non andrebbe bene l’azione del Ministro Schillaci volta a rimpinguare il Fondo Sanitario Nazionale di almeno 4 miliardi. E, mentre il Ministro Schillaci lavora per raggiungere questo obiettivo, Emiliano si accoda a suoi colleghi di centrosinistra alla guida delle Regioni Emilia Romagna e Toscana pur di mettersi una medaglia di cartone al petto. E vorrebbe che il finanziamento della sanità raggiunga il 7,5% del Pil. Anche qui uno slogan senza costrutto, perché puoi avere il 7,5% del Pil, ma se il Pil non cresce il 7,5% sarà comunque insufficiente e se il Pil cresce potremmo anche fare con meno del 7,5%. Ergo, il problema è il Pil e non una percentuale di esso ed ecco perché va elogiato l’impegno di Giorgia Meloni nel dare credibilità e stabilità all’Italia, valori questi che incidono sulla competitività delle nostre imprese sul mercato globale. Va rimarcata la gestione delle risorse, la qualità e l’efficienza della spesa, la buona amministrazione e in questo senso l’ospedale in Fiera con tutte le sue vicissitudini dà contezza del fatto che la Puglia non è proprio fiera di essere rappresentata da Emiliano”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo, capogruppo in commissione Sanità di Palazzo Madama.