“Il progetto dei nuovi campi boe alle isole Tremiti rappresenta l’ennesima decisione a svantaggio del territorio, priva di confronto con chi vive e lavora ogni giorno su queste isole” dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia Anna Maria Fallucchi. “Dopo oltre 46 anni, l’Area Marina Protetta resta senza un regolamento condiviso e continua a imporre solo vincoli rigidi, senza risultati concreti né per l’ambiente, né per chi abita il territorio. L’iniziativa ha suscitato opposizione unanime tra abitanti e istituzioni locali – incluso il Comune e la sindaca delle Tremiti – che chiedono tutela e sostenibilità, non imposizioni calate dall’alto.
La legge quadro sulle aree protette (n. 394/1991) parla chiaramente della necessità di far convivere la tutela ambientale con le attività umane. Ma con questi campi boe si penalizzano la pesca, il turismo subacqueo e la marineria locale: chi guadagna davvero da questa scelta? I fondi del PNRR dovrebbero servire a rafforzare la resilienza dei territori, non a compromettere le attività tradizionali. La vera priorità – sottolinea la senatrice Fallucchi – è il porto, già approvato proprio da questo Governo che garantirà sicurezza ai pescatori, ai marinai e ai diportisti, tutelando il mare e sostenendo l’economia locale. Il progetto definitivo per l’adeguamento del porto delle Tremiti è stato approvato nel 2023 dalla Struttura Commissariale per il PNRR con un investimento di circa 17 milioni di euro, e risponde a esigenze di sicurezza e accessibilità dell’arcipelago. L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro: non possiamo permettere che, sotto l’alibi della tutela ambientale, si metta in crisi il diritto al lavoro e alla vita degli isolani”, conclude la senatrice.