“L’avvio del cantiere per l’impianto di produzione di idrogeno verde a Porto Marghera è una tappa strategica che conferma la visione del Governo Meloni: una transizione energetica non ideologica, ma concreta, produttiva e integrata nel tessuto economico. Parliamo di un’opera che nasce in un’area industriale dismessa, e che oggi torna a essere protagonista grazie a una sinergia virtuosa tra pubblico (Regione e Stato) e privato. Il finanziamento da circa 17 milioni di euro attraverso il PNRR, ottenuto grazie all’ottimo lavoro del ministro Foti e dell’Autorità di Sistema Portuale, rende possibile un progetto all’avanguardia: un elettrolizzatore da quasi 5 MW, alimentato interamente da fonti rinnovabili, capace di produrre idrogeno per alimentare, tra l’altro, oltre 120 autobus della flotta AVM/ACTV già dal 2026. Ma non c’è solo il trasporto pubblico: questo impianto rappresenta un volano per la decarbonizzazione di settori energivori come la siderurgia, il cemento, la chimica, la logistica portuale e l’aviazione. È la dimostrazione che l’Italia, e in particolare il Nordest, può essere protagonista nell’innovazione sostenibile, puntando su filiere nazionali e rilanciando poli produttivi storici come Marghera. Questo esempio deve essere replicato in tutte le Zone Logistiche Speciali, trasformandole in hub di sviluppo e rigenerazione. L’idrogeno verde, se ben governato, può essere la nuova leva per coniugare competitività, ambiente e occupazione. Fratelli d’Italia continuerà a sostenere una transizione fondata su investimenti intelligenti e realismo industriale, non su imposizioni ideologiche”.
Lo dichiara Silvio Giovine, deputato vicentino di Fratelli d’Italia.