“Il peccato originale è stato rappresentato dalla fretta e dallo scarso indirizzo espresso dal Parlamento in fase di approvazione del Pnrr che ha gettato il precedente governo in uno stato di emergenza permanente. Solo Fratelli d’Italia aveva manifestato una forte opposizione di fronte al modo di procedere di quel governo che aveva richiesto di aderire al Next Generation Eu senza affidare al Parlamento gli strumenti idonei per approfondire i contenuti del piano. Quando si trattò di aderirvi, siamo stati l’unico partito a chiedere maggiore chiarezza e approfondimento in merito agli orizzonti di investimento prospettati dall’Ue. Le opposizioni solo oggi con le loro mozioni si sono rese conto che agire in fretta senza coinvolgere adeguatamente il Parlamento fu un grave errore. Il Pnrr è diventato un collettore per molti progetti che non avevano trovato spazio nelle precedenti programmazioni economiche: molti di questi progetti non erano stati pensati per rispondere ai requisiti di sviluppo a cui si ispira il Pnrr e il rischio che non ottengano il benestare dell’Europa è dunque elevato. All’insediamento del governo Meloni risultavano solo 25 dei 55 obiettivi da raggiungere entro l’anno e in due mesi abbiamo completato tutti i 30 mancanti. Nel periodo di tempo 2014-2020 l’Italia aveva a disposizione 126 miliardi di euro e ne ha spesi solo poco più del 34%. Le accuse delle opposizioni sono pretestuose, fatte da chi ha la memoria corta. Proprio loro dimenticano che quando erano al governo avevano respinto la richiesta di coinvolgere il Parlamento per vagliare quegli elementi del Pnrr che ora stanno causando problemi e ritardi”. Lo ha detto nell’Aula della Camera il deputato di Fratelli d’Italia Andrea Mascaretti nel corso della discussione delle mozioni in materia di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.