Pnrr, Meloni: incomprensibile scelta Governo di lasciar fuori da tavolo per attuazione missioni commercialisti e avvocati

“È Incomprensibile la scelta del Governo Draghi di lasciar fuori dal tavolo per l’attuazione delle missioni del Pnrr due importanti categorie professionali, come quelle dei commercialisti e degli avvocati. I professionisti sono un valore aggiunto per l’Italia e crediamo che debbano essere chiamati a lavorare sulle procedure complesse per renderle semplici e attuabili. Per questo siamo stati i primi a chiedere che venissero coinvolti nella gestione e nella governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza: consideriamo essenziale per la Nazione il loro contributo. Chiediamo all’Esecutivo di tornare sui suoi passi”.

Lo dichiara il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, dopo la denuncia dell’Associazione italiana giovani avvocati pubblicata sul quotidiano ItaliaOggi e sulla quale FdI ha presentato in Senato una interrogazione, a prima firma Andrea De Bertoldi.

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La Redazione de La Voce del Patriota

3 Commenti

  1. Concordo pienamente con i commercialisti vecchi e giovani così come per tutti i professionisti che possono apportare sul territorio il loro apporto. Lodevole quindi l’operato di Giorgia Meloni.

    Devo tuttavia ricordare un semplice concetto tecnico inconfutabile di cui ci si sorprende a livello internazionale che come rappresentante in Italia della comunità scientifica dei modelli di sviluppo di cui rappresentiamo la fonte, sia sfuggito all’Italia il fatto che operando in scala macroeconomica mai nessuno ci abbia interpellato per come redigere un piano strategico a sistema Paese chiamato PNRR come hanno fatto la più parte dei Paesi del mondo.

    Lo stesso deve rispondere a tre “sole” domande:
    1) Chi siamo? 2) Cosa facciamo? 3) Dove vogliamo andare?
    Il che presuppone non essere coinvolti emotivamente e conoscere tutto il mondo per poterlo comparare con il nostro Paese, in termini di punti di forza e di debolezza.

    Da ciò si evince che nessuno in Italia lo potrà mai fare se non in scala microeconomica, così come sfuggito il fatto che noi siamo stati creati dai Governi per questo ed esistiamo da oltre cinquant’anni, i membri fondatori sono quelli divenuti i più virtuosi come l’Olanda, il Regno Unito, la Francia, gli Stati Uniti d’America ….ora oltre un centinaio e quindi indipendenti e conoscitori del mondo più di qualsiasi altro ed io, italiano, li rappresento in Italia.

    Essendo una no profit, non facciamo nessuna azione nel farci conoscere perché considerando la complessità degli argomenti non possiamo certo dedicarci il nostro tempo, per cui chi è più preparato ci contatta e si va speditamente perché si parla come nel mio caso, direttamente con chi decide ed il Paese che lo chiede è pronto, non intento a fare altre cose, dando priorità nell’agganciare il proprio Paese al mondo.

    Ho provato io a contattare tutti quanti, ma vedo che il concetto non è chiaro, oltre al fatto che ognuno è chiuso in se stesso, ci prova per poi bruciarsi come è stato per i nostri politici che noi noi dovremmo valorizzare ed i Governi che conseguentemente durano in carica un anno e mezzo.

    “Ogni piccolo o grande progetto (microeconomia) deve essere agganciato ad un progetto strategico (macroeconomia) tipo quello del PNRR se fosse fatto ed applicato bene, in caso contrario, mai potrà funzionare”.

    Vorrei ricordare altresì che i Paesi frugali tipo l’Olanda, ecc. sono quelli che abbiamo sviluppato, conoscono la mia storia e ci faranno le pulci su come spendiamo i soldi e nel link qualche esempio, come quando ho avvisato il Presidente Mattarella che sarebbe arrivato un processo d’infrazione e poi indicato come uscirne fuori.

    Sta ora al partito di opposizione di a Giorgia Meloni con i suoi collaboratori più stretti, cogliere questa opportunità, approfondire e dopo tanti anni oscuri, applicare concetti che ci farebbero uscire fuori da questa situazione seppure con le ossa rotte, ma almeno individuare che andare in giro per il mondo da soli, solo uno sprovveduto lo può fare.

    Visto che nessuno dall’Italia mai ci ha contattato, ci provo io che rappresento questo network internazionale che ricordo da dei pareri alle Nazioni Unite ed all’Unione EUROPEA oltre che ai governi di tutto il mondo che a mio avviso potrebbe funzionare. Allo stato attuale nessuno mi ha risposto per cui raccoglieranno gli olandesi il mio lavoro come hanno già fatto per la più parte, ma se qualcuno è interessato possiamo ricuperare il rapporto e vedere cosa fare ricordando che l’Italia è l’unico Paese nel mondo al quale è sfuggito quello che racconto.

    Non mi si dica che devo farmi conoscere perché chi decide a livello internazionale mi conosce perché ho contribuito a creare milioni di posti di lavoro in mezzo mondo, ma non uno in Italia, il tutto con grande discrezione perché questo è il mio ruolo.

    Di seguito il link dove ho ipotizzato un progetto di sviluppo per il nostro Paese d’interesse nazionale, quindi per tutti. È necessario leggerlo, approfondire, contattarmi per capire meglio, considerando che il tempo per chi deve amministrare è alle corde, per cui meglio non indugiare oltre, coinvolgendo le parti a operare perché se ognuno avesse fatto il proprio lavoro non saremmo ridotti come siamo.

    Grazie per la vostra attenzione.

    https://1drv.ms/w/s!AsIc0wvTkrQ5hqFFf-PtK0a4o63VCw

  2. Già il fatto che l’Associazione Italiana giovani avvocati sia stata la sola che ha sollevato il “problema” la dice lunga sulla qualità di chi dovrebbe dare voce ai Dottori Commercialisti, giovani e meno giovani. Da ormai lungo tempo tale categoria è stata relegata a servire lo Stato e sempre meno spazio è rimasto per una consulenza degna di questo nome. Ormai siamo utilizzati prevalentemente per “far pagare le tasse”, ingrovigliati in un sistema fiscale improduttivamente astruso e privo di coerenza. Chi ci dovrebbe rappresentare, dopo una campagna elettorale piena di buoni propositi, poi tace. Perchè?
    Dott. Sabato Milite

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