“L’opposizione ha il sacrosanto diritto di manifestare la propria contrarietà agli atti dell’esecutivo. Tuttavia, nel caso del Pnrr, abbiamo a che fare con una distorsione di tale diritto: è triste e miserabile che le opposizioni sperassero in un flop per poterne speculare politicamente. Pd e M5s sanno benissimo che non c’è nessuna intenzione di limitare il ruolo della Corte dei Conti. L’art. 21 del DL 76/2020 è stato introdotto nell’ordinamento dal governo Conte II per favorire la ripresa post Covid e prorogato al 30 giugno 2023 da Draghi. L’emendamento depositato e approvato ora punta solo a prorogare di un altro anno. Altro che deriva autoritaria, se c’è oggi vuol dire che c’era anche con i precedenti governi sostenuti da Pd e M5s”.
Lo dichiara Lino Ricchiuti, viceresponsabile nazionale del Dipartimento imprese e mondi produttivi di Fratelli d’Italia.