Fa piacere ascoltare, a proposito del Pnrr l’attestazione autorevole del Presidente aggiunto della Corte dei Conti Miele, parole che rendono merito all’instancabile opera del nostro governo che è riuscito a recuperare ritardi e a correggere gli errori fatti nei primi anni di gestione del Piano. In tanti, nelle forze di opposizione tifavano contro, e ne so qualcosa in Puglia dove Emiliano e De Caro con la loro schiera di cortigiani un giorno sì e un giorno no si spendevano contro il Ministro Fitto e contro il premier Meloni. Malgrado le tante criticità rilevate in occasione dell’avvio dei progetti, i ritardi ereditati nel raggiungimento degli obbiettivi, il caro materiali, le inefficienze nei soggetti attuatori, la questione degli stadi di Firenze e Venezia, il nostro Governo è riuscito non solo a mettere a terra la maggior parte dei progetti ammessi a finanziamento, ma anche a percepire le varie rate delle risorse messe a disposizione dall’Europa. Fondamentale, anche se assunto a pretesto di critiche violente da parte dei nostri oppositori, è stata l’intuizione di Fitto basata sul coordinamento di tutti i fondi europei, PNRR, FSC e Repower EU, in funzione delle diverse scadenze imposte per l’ultimazione delle opere. Da questa intuizione, quanto mai opportuna, è stata la correzione e la revisione del Piano da parte del nostro Paese, perché senza che fossero abolite le opere e i progetti già inseriti nel Piano, una volta che ci si è resi conto che essi non potessero essere portati a termine nei tempi previsti, prevedendo per essi forme di finanziamento diverse, si è riusciti a ridiscutere il PNRR, e proprio nei giorni scorsi la Commissione Europea ha approvato il nuovo Piano presentato dal Governo. Ora non è più tempo di polemiche, ci aspettiamo efficienza gestionale da parte dei soggetti attuatori perché il PNRR rappresenta una grande opportunità di rilancio e di crescita per il nostro Paese tenendo conto che gran parte delle risorse che l’Europa ci mette a disposizione sono a debito, e quindi dovranno essere restituite. Non dobbiamo restituire nemmeno un euro ma dobbiamo fare in modo che le risorse vengano utilizzate per opere e progetti strutturali e duraturi per il Paese, che possano veramente alimentare e realizzare la modernizzazione del Paese, la crescita e il rilancio della nostra economia, e a migliorare le condizioni di vita della popolazione. Spero tanto che le forze di opposizione mettano da parte inutili e dannose ostilità e che facciano squadra con il Governo Meloni per il bene dell’Italia e degli italiani”.
Lo scrive in una nota Ignazio Zullo, senatore di Fratelli d’Italia.