Oltre all’ordinaria amministrazione, ci sono da gestire anche situazioni particolarmente critiche sia sotto il profilo materiale che morale, con persone aggressive o vittime di violenza, o essere chiamati ad intervenire in casi di estrema emergenza come i gravi incidenti o i trattamenti sanitari obbligatori: insomma, appare evidente la pressione psico-fisica a cui sono quotidianamente esposti gli operatori della polizia locale.
“Si tratta di una popolazione lavorativa particolarmente soggetta a sollecitazioni di carattere psicologico”, afferma il presidente del gruppo consiliare FdI Enoch Soranzo,
“e per questo vanno riconosciuti i fattori di rischio a cui è costantemente sottoposta. Gli
ambiti d’intervento di questa categoria sono numerosi e diversificati, con un impegno
costante rivolto al contrasto ai fenomeni di degrado urbano e sociale, e un servizio di
tutela ai soggetti più deboli. Si tratta di un lavoro caratterizzato da alti carichi in termini
di responsabilità e di compiti complessi dal punto di vista dello stress da gestire.”
Su iniziativa dei consiglieri regionali FdI, oggi è stato discusso e approvato in I Commissione consigliare il Progetto di Legge di modifica dell’attuale normativa in
materia di polizia locale e politiche di sicurezza, che riconosce appunto gli specifici
fattori di rischio a cui sono sottoposti gli operatori della polizia locale e prevede una
collaborazione sinergica tra enti locali e Aziende ULSS, destinata a rafforzare negli
operatori la capacità di affrontare e risolvere i problemi, gestire lo stress e l’emergenza/urgenza dal punto di vista psicologico. Lo strumento operativo è un
modello di convenzione, da utilizzare sull’intero territorio regionale con due tipologie
d’iniziative: un’azione formativa preventiva, per dotare il personale della polizia locale
delle skills utili ad affrontare i temi di emergenza/urgenza nell’esercizio delle proprie
funzioni e i relativi fattori di logorio, e un’altra ulteriore attività, di gestione dello stress
da lavoro correlato conseguente alla gestione di situazioni critiche successive al
verificarsi degli eventi.
Si tratta di due tipologie d’iniziative che troveranno un naturale raccordo nella
convenzione che la Giunta Regionale dovrà andare a definire entro 90 giorni con i
Comuni, le Unioni e i Consorzi da cui dipendono le forze di polizia locale (e nell’ambito
della più generale attività di formazione e aggiornamento del personale di polizia
locale), nonché con le ULSS per gli aspetti più propriamente sanitari.