“E’ dal 2014 che viene annunciata per imminente la partenza del cantiere per il Ponte sul Serchio, a rimetterci sono sempre e soltanto Lucca ed il suo territorio. E’ stato perso ulteriore tempo prezioso bandendo una gara d’appalto che già nel 2021 era fuori prezzo, adesso l’aumento fuori controllo delle materie prime ha inferto un colpo di grazia a questa fondamentale opera pubblica. Possibile che soltanto adesso la Provincia di Lucca ed il Presidente Menesini si rendono conto che il quadro economico della gara d’appalto non reggeva?” chiedono il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Vittorio Fantozzi, ed il consigliere provinciale di FdI, Matteo Petrini.
“Al bando di gara del 2021 non avevano partecipato ditte lucchesi nonostante vivessimo un periodo di grave crisi economica, le aziende lucchesi si erano tirate indietro perché la gara era fuori prezzo. E adesso, come in un perverso gioco dell’oca e dopo anni di inutili annunci e accordi firmati, ci ritroviamo a ripartire da capo, gara annullata e previsto un ulteriore allungamento dei tempi. E pensare che l’attuale assessore regionale Baccelli nel 2014, quando era presidente della provincia di Lucca, aveva previsto l’inizio dei lavori per il maggio 2015. Dal 2019 al 2021 il costo del ponte era lievitato di quasi 5milioni di euro, si era passati da 15milioni e 620mila a 19milioni e 700mila, e oggi la mostruosa impennata delle materie prime ha fatto schizzare il costo fuori mercato. Le infrastrutture sono motore di sviluppo per la ripartenza economica e per il rilancio. Lucca sta pagando a caro prezzo le differenti visioni interne al Pd, che negli ultimi 10 anni ha guidato ininterrottamente Regione, Provincia, Comune e Governo, che hanno bloccato lo sviluppo del territorio” sottolineano Fantozzi e Petrini.