Porto-Inter, Fidanza (FdI-ECR) presenta interrogazione Ue: fare luce su tifosi italiani respinti

“I fatti accaduti ieri sera all’Estadio do Dragao di Oporto in occasione di Porto-Inter non sono spiegabili né accettabili”, dichiara Carlo Fidanza, eurodeputato di Fratelli d’Italia. “Centinaia di tifosi italiani, che avevano regolarmente acquistato sui canali di vendita del Porto biglietti di settori diversi da quello destinato agli ospiti, sono stati respinti ai cancelli di ingresso, una volta verificatene la nazionalità italiana. Gli stessi sono stati poi indirizzati sulla scalinata di ingresso del settore ospiti nella speranza di entrare. Ne è nata una lunga e pericolosa calca, con ripetuti momenti di tensione tra i tifosi esasperati e le forze dell’ordine portoghesi che per fortuna non sono degenerati. In conseguenza di ciò, moltissimi tifosi in possesso del biglietto del settore ospiti hanno potuto fare ingresso allo stadio soltanto alla fine del primo tempo. Gli altri sono stati invece definitivamente respinti. Si è trattato di un comportamento arbitrario, discriminatorio e sproporzionato da parte del Porto e delle autorità di pubblica sicurezza portoghesi. Tanto più che l’Inter aveva ottenuto garanzie prima della partita sul fatto che tutti i suoi sostenitori (con la sola esclusione di coloro che avevano acquistato i biglietti nella curva del Porto) sarebbero stati ammessi. Inoltre si trattava di tifosi non appartenenti a gruppi organizzati, tra cui molte famiglie con bambini, e in occasione della partita di andata a Milano non si erano registrati incidenti ad opera dei tifosi interisti. Per queste ragioni ho depositato un’interrogazione urgente alla Commissione europea denunciando una violazione dei diritti soggettivi dei tifosi esclusi dallo stadio e richiedendo che la stessa intervenga presso l’Uefa affinché la condotta del Porto venga sanzionata e i tifosi rimborsati del costo del biglietto e del viaggio”.
“Le società e le autorità di pubblica sicurezza – conclude Fidanza – hanno il diritto e il dovere di prevenire ogni possibile violenza ma questo non si può tradurre in comportamenti discriminatori come quelli accaduti ieri sera a Oporto”.

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