“Si è concluso, dopo oltre tre ore di confronto, il tavolo di crisi su Portovesme srl vertenza sarda che rischia di provocare 1500 cassintegrati, oltre a quelli delle aziende appaltanti. Il tavolo, convocato dal ministro Urso, è stato presieduto magistralmente dal sottosegretario, con delega alle crisi aziendali, Bergamotto. Il tavolo è aperto da un anno e mezzo, ma chi ci ha preceduto alla guida della nazione non è stato in grado di risolvere nessuno dei problemi dovuti a vari elementi: dal costo dell’energia all’organizzazione dei tempi che porteranno la produzione verso una transizione ecologica. Il governo Meloni, che ha già spostato l’utilizzo del credito di imposta per le aziende energivore fino al 31 marzo 2023, ha intenzione di fare tutto il possibile per questa vertenza, aggravata dallo stato di insularità della nostra terra. Gli sforzi, per arrivare a dei punti di ripartenza, devono giungere anche dalle società e dal territorio. La settimana prossima il sottosegretario Bergamotto presiederà in presenza i diversi tavoli con gli attori principali della vicenda affinché i lavoratori sardi della Portovesme possano ricevere le risposte che tanto hanno atteso dai governi nazionali. Non vogliono il reddito di cittadinanza, vogliono lavorare”.
Lo dichiara Antonella Zedda, vicepresidente di Fratelli d’Italia al Senato e coordinatore regionale del partito in Sardegna, al termine dei lavori del tavolo di crisi.