Post sul libro della Meloni a testa in giù, Speranzon: “Bavaglio alla democrazia”. De Carlo: “Parole e azioni agghiaccianti, da condannare”

Protesta di un collettivo di studenti universitari contro l'Università e FdI

“Dilaga sempre di più negli ambienti di certa sinistra una strana concezione della
democrazia, per cui il loro pensiero è giusto e intoccabile e quello degli altri è sbagliato,
brutto e da cancellare. Trovo agghiaccianti le parole e le azioni del collettivo Liberi Saperi
Critici di Venezia, che con una chiamata alle armi che ricorda i periodi bui degli anni ’70 ha
organizzato una protesta non solo contro Fratelli d’Italia, partito democraticamente eletto
nel Parlamento Italiano, ma contro la stessa rettrice di Ca’ Foscari, “colpevole” di aver
preso le distanze dall’ormai famigerato post condiviso dal professor Levis Sullam. Una
campagna a tappeto via mail, che ha raggiunto non solo i componenti e i simpatizzanti del
collettivo, ma anche studenti che con loro nulla hanno a che fare, spammandola su
numerosi indirizzi email”: il senatore e coordinatore veneto di Fratelli d’Italia Luca De Carlo
stigmatizza così l’annuncio via mail e social della manifestazione organizzata per questo
pomeriggio a Ca’ Foscari centrale, che già in mattinata ha visto un blitz in alcune librerie
veneziane dove il volume “Io sono Giorgia” è stato rovesciato a testa in giù e le foto
pubblicate sulla pagina Facebook del collettivo.
“È l’ennesimo bavaglio che si vuole mettere al libero pensiero, in nome di una finta libertà
ed uguaglianza”, rincara il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale, il veneziano
Raffaele Speranzon. “Solo pochi giorni fa sottolineavo l’importanza dell’ambiente
universitario per il suo ruolo di formazione della coscienza civile dei giovani; quanto
accaduto oggi è un grave segnale nel dibattito politico lanciato da chi, forse incapace di
sostenere un confronto sul piano delle idee e delle proposte, preferisce parlare alla pancia
della gente rievocando atti barbari e violenti associandoli ai propri avversari politici”.
“Gettare odio sulle persone che la pensano diversamente, convogliare le ire della gente su
un determinato nemico politico: è questa la democrazia, la libertà di pensiero che si vuole
tutelare? Non è accettabile che qualche studente attacchi Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni
bollandoli come realtà che “seminano quotidianamente odio razziale e che provocano veri
danni alla libertà delle persone, come un partito “con esponenti di spicco mafiosi” che
predicano “vero odio e discriminazione”: io non credo che libertà sia rievocare immagini
violente e postarle o condividerle sui social network, associando idee di vendetta e morte a
un personaggio di spicco nel sistema democratico italiano”, aggiunge De Carlo. “Ancora peggio se questo viene fatto da chi si auto-proclama “dalla parte giusta”, come tanto va di
moda con il moderno politicamente corretto, e che poi si scaglia contro l’unica leader
donna della nostra nazione. Spero che tutte le forze politiche, come già successo in
occasione della pubblicazione del post originario, condannino questa azione, ripristinando
il diritto democratico a poter esprimere la propria opinione senza dover assistere a
proteste e ritorsioni dai toni preoccupanti”.

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