“‘Non tutte le morti sono uguali’. ‘Non era un militare, di mestiere era un contractor, non un volontario di pace’. ‘Scegliere il nome di Quattrocchi per l’intitolazione di una strada o di una scuola significherebbe assumere una posizione divisiva’. Sono queste alcune delle motivazioni espresse dalla sinistra in consiglio comunale a Prato per bocciare la mozione del centrodestra che, come già Fratelli d’Italia propose nel 2021, chiedeva di onorare la memoria di Fabrizio Quattrocchi intitolandogli un luogo pubblico. Si tratta di argomentazioni imbarazzanti che riportano ad ideologie di anni ormai lontani. Ideologie funzionali e stantie che, speravamo, oggi fossero superate. La maggioranza in consiglio comunale a Prato, invece, con il voto contrario, ha dimostrato non solo che è restia ad un costruttivo confronto democratico, ma che ancora confonde il colore politico ‘di parte’ con una scelta che rende onore ad un esempio di identità nazionale e di patriottismo, che non devono essere valori solo di una parte politica. La sinistra ha strumentalmente dimenticato che Fabrizio Quattrocchi è stato insignito dall’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi della Medaglia d’Oro al Valor Civile, per aver tenuto ‘alto il prestigio e l’onore del suo Paese’. E proprio a Prato, città a cui era particolarmente legato, che si strinse nell’apprensione collettiva quando fu rapito, viene a lui negato un tributo alla memoria. Comprendiamo che sia più facile e comodo liquidare alcuni valori con l’ideologia strumentale. Di certo, però, certa sinistra, accetti che ormai sono rimasti davvero in pochi a credere ai loro racconti sorpassati dalla storia”.
Lo scrive, in una nota, il deputato pratese di Fratelli d’Italia Chiara La Porta.