L’assai discutibile assegnazione dell’attestato di civica benemerenza all’associazione Lgbt e pro gender “Ottavo Colore” di Parma (promotrice della cultura gender) è figlia della stessa matrice ideologica che in regione Emilia Romagna ha prodotto la famigerata Legge 15 sulla omotransfobia: che limita la libertà di espressione, di pensiero, che promuove l’educazione gender nelle scuole e che crea percorsi privilegiati e finanziamenti agevolati per tutto ciò che ruota intorno al mondo LGBT.
Il Comune di Parma e la regione guidata da Bonaccini (nelle liste che lo sostengono sono pure candidati l’assessora Paci e il consigliere Freddi), dietro al paravento di presunti diritti civili da difendere ma in realtà già ampiamente compendiati dalla Legge vigente, dimostrano di considerar la famiglia un nucleo eversivo, un ostacolo alla libertà individuale ed al progresso.
In questo perverso disegno rientra la volontà espressa dal governatore uscente di istituire l’asilo nido obbligatorio per tutti i bambini da 0 a 3 anni. A Parma vigileremo affinché proprio nell’anno della cultura, tra un gay pride (già previsto) e una conferenza sulla diversità di genere, non si vada anche nelle scuole a professare quello che ritengo essere un indottrinamento pericoloso per i bambini.
E dal 27 gennaio, nel consiglio della regione Emilia Romagna finalmente rinnovato, torneremo a difendere, sostenere e promuovere la famiglia contro chi la vorrebbe distruggere.
Priamo Bocchi
Candidato al Consiglio regionale per FdI