Presentato il nuovo libro di Alessandro Nardone su Donald Trump: «2024 spartiacque per tutto l’Occidente»

Sala piena allo Yacht Club, dove ieri sera si è tenuta la presentazione del libro “Mai Arrendersi – Il vero Donald Trump” di Alessandro Nardone. L’evento, organizzato da Fratelli d’Italia e moderato dal giornalista Leandro Diana, ha visto la partecipazione dell’autore, del presidente provinciale di Fratelli d’Italia Stefano Molinari e del sottosegretario di Stato con delega all’Innovazione Alessio Butti.

Dopo l’introduzione di Leandro Diana, che ha sottolineato l’importanza del libro per comprendere la figura di Donald Trump senza i filtri dei media mainstream, Alessandro Nardone ha offerto una panoramica dettagliata del suo lavoro. Nardone ha raccontato il Trump comunicatore, l’uomo d’affari abile nel gestire le trattative e il politico, dalla candidatura del 2000 fino al successo del 2016. Durante la presentazione, sono state mostrate alcune immagini della Convention di Cleveland del 2016, a cui Nardone ha partecipato come inviato.

Il dibattito che è seguito ha toccato temi cruciali sul rapporto tra informazione e politica. Leandro Diana ha evidenziato come il libro dimostri che «gran parte dei media travisano sistematicamente qualsiasi cosa dica o faccia Trump per metterlo in cattiva luce». 

Alessio Butti ha sottolineato come questa dinamica si rispecchi anche in Italia, affermando che «i grandi quotidiani, anziché raccontare i tanti risultati prodotti dal governo Meloni, puntano i riflettori solo sulla parte di verità funzionale alla loro narrazione. La sinistra è da tempo egemone dell’informazione, anche in Rai. Per rendersene conto è sufficiente guardare le statistiche: i numeri dicono che altri sono in cima alle classifiche dei minutaggi, altro che TeleMeloni».

Stefano Molinari ha aggiunto che «per capire il livello di faziosità basta constatare che nel 2024 il tema principale della sinistra e della stampa che la fiancheggia sia ancora il fascismo».

Nardone ha poi spiegato perché, in termini geopolitici, a suo avviso il ritorno di Trump alla Casa Bianca rafforzerebbe Giorgia Meloni in Europa: «l’America First di Trump sarebbe uno stimolo affinché l’Europa si assuma le proprie responsabilità anche in materia di difesa, che è uno dei primi punti del programma di Fratelli d’Italia con cui Giorgia Meloni ha vinto le elezioni. Come ha giustamente affermato il presidente del Consiglio, è normale che gli USA facciano i loro interessi, il punto è se anche noi europei saremo capaci di fare i nostri».

Concludendo, Nardone ha affermato che «con le elezioni europee e le presidenziali americane, questo 2024 rappresenta una svolta epocale per l’Occidente, che è chiamato a scegliere tra i fanatismi con cui la sinistra ha causato danni enormi dal punto di vista economico e sociale e l’approccio conservatore di chi, come noi, intende riaffermare il nostro patrimonio di valori, storia e tradizioni che qualcuno vorrebbe cancellare. Dobbiamo rimettere al centro la famiglia, le nostre aziende, i nostri giovani, le persone fragili e non più gli interessi delle multinazionali come ha invece fatto la sinistra negli ultimi anni, con risultati oggettivamente disastrosi».

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