“Il Pride non può avere la pretesa di essere una manifestazione istituzionale, dunque a carattere ‘universale’; è invece un evento di parte, perché tali sono i valori e le proposte di cui si fa portavoce”. Così Marco Osnato, deputato di Fratelli d’Italia e presidente della Commissione Finanze della Camera dei deputati, intervenendo a proposito della revoca del patrocinio al Roma Pride da parte della Regione Lazio e del diniego del Consiglio regionale lombardo a inviare un suo delegato all’evento milanese. “È dunque inopportuno – prosegue Osnato – che chi ha l’obbligo di rappresentare tutti i cittadini conceda un riconoscimento ufficiale a queste iniziative, così profondamente divisive, soprattutto se esprimono sostegno a pratiche vietate nel nostro ordinamento”. Il riferimento è alla legalizzazione dell’utero in affitto, indicata tra gli obiettivi del Pride. “La tutela dei diritti universali può essere portata avanti con altri mezzi e altre modalità”, chiosa l’esponente di Fratelli d’Italia. “D’altronde, le istituzioni conoscono gli strumenti più adatti e negli ultimi anni il loro impegno non è mai mancato, a prescindere dai colori politici”, conclude.