Procaccini (FdI): «L’Europa non può che scegliere l’alleanza con la democrazia americana»

L’eurodeputato di Fratelli d’Italia Nicola Procaccini è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus, ospite della trasmissione “In Dino Veritas”, condotta da Dino Giarrusso e Martina Gatto, per commentare la posizione dell’Italia e dell’Europa nello scenario geopolitico internazionale, alla vigilia della visita di Giorgia Meloni negli Stati Uniti.

«Certamente è un momento molto complicato e quindi Giorgia Meloni va sapendo di trovare una situazione molto difficile, ma che in qualche modo va affrontata, nell’interesse reciproco. Credo che l’interesse americano ed europeo, tutto sommato, coincidano: le economie funzionano se c’è un interscambio importante, e le alleanze, come quella tra Stati Uniti ed Europa, funzionano se si condividono non solo valori e storia, ma anche prospettive future.»

Sul vero obiettivo della strategia statunitense secondo Procaccini: «Mi pare evidente che, in questa iniziativa americana, non si tratti tanto di riequilibrare la bilancia commerciale con l’Europa. Il vero obiettivo è ridimensionare l’influenza cinese nel mondo, che si è affermata a discapito di quella americana. Prima o poi saremo chiamati a fare scelte geopolitiche radicali. È giusto avere buoni rapporti con tutti – ricordo che Giorgia Meloni è stata anche in Cina qualche mese fa – ma se gli Stati Uniti ci pongono di fronte a una scelta strategica, penso che alla fine l’Unione Europea e l’Italia non possano che scegliere l’alleanza con la democrazia americana, con l’asse occidentale. Trump passerà, tra meno di quattro anni ci saranno nuove elezioni. Ma il regime cinese resta. E non possiamo che fare la scelta giusta, anche per interesse nazionale ed economico: il mercato americano è aperto, quello cinese è blindato all’import. Pensare di sostituire l’uno con l’altro è un’utopia.»

Interpellato sull’atteggiamento irriverente del presidente Trump: «L’atteggiamento di Trump è molto discutibile e appartiene anche al personaggio, al suo registro politico. Vogliamo guardare le definizioni su Trump fatte dall’Europa? Parliamone. Anche i leader europei lo hanno attaccato duramente durante la campagna elettorale. È stato uno dei personaggi più bersagliati dalla politica europea. Ora, che risponda con toni aspri, non mi scandalizza. È il suo stile. Ma a me interessa la sostanza, non la forma.»

Ascolta l’intervista: https://www.cusanomediaplay.it/puntata/3417/meloni-da-trump,-cosa-ci-dobbiamo-aspettare;-opposizione-con-la-memoria-corta;-tv-e-identità

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