“Assolutamente d’accordo con il presidente di Confprofessioni Gaetano Stella nel sostenere che sui temi della riforma del fisco, delle aggregazioni multidisciplinari, degli ammortizzatori sociali, degli investimenti, nel Pnrr c’è poca attenzione al settore professionale. I professionisti, ed in particolare i commercialisti, vengono vieppiù utilizzati dalla Pubblica Amministrazione per ruoli e servizi di pubblica utilità, ma non ottengono attenzione ed i dovuti riconoscimenti sia in termini di compensi che di riserve professionali. Anzi sono stati pure discriminati negli indennizzi da COVID19. Ecco perché Fratelli d’Italia chiede che sia ampliata per i professionisti la funzione sussidiaria alla PA nella gestione e governance del Pnrr, implementando le previsioni del dl Reclutamento e qualificando ruoli e compensi, che ora si dimostrano palesemente inadeguati alle responsabilità ed ai risultati attesi. Per concludere, auspico che dopo mesi di blocco in Commissione al Senato venga dato un segnale di attenzione ad oltre due milioni di professionisti e lavoratori autonomi che attendono l’approvazione del ddl malattia ed infortunio dei professionisti. Se il governo Draghi vuole dare un segnale dopo anni di disinteresse verso il mondo professionale italiano, questo è il momento. Si trovi una copertura e si voti il provvedimento”.
Lo ha dichiarato il senatore di Fratelli d’Italia, Andrea de Bertoldi, segretario della Commissione Finanze e Tesoro e coordinatore della Consulta dei parlamentari commercialisi a margine del convegno “Il ruolo del giovane commercialisti nella costruzione del futuro del nostro Paese.