“Le province devono tornare all’elezione diretta del presidente per dare piena applicazione al dettato costituzionale sulla sovranità popolare e ripristinarne l’efficacia sul territorio secondo il principio inderogabile di sussidiarietà”. Così Pierluigi Biondi, responsabile del coordinamento nazionale Autonomie locali di Fratelli d’Italia, commenta l’esito dei lavori del Comitato ristretto presso la Commissione Affari costituzionali del Senato in cui sono state gettate le basi per il ddl, presentato da FdI, volto a ristabilire l’eleggibilità diretta del presidente e del Consiglio provinciale.
“La legge di riforma del 2014, sull’onda di un sentimento popolare di sfiducia, cavalcato da movimenti populisti, lungi dal semplificare e dal risparmiare risorse, – aggiunge Biondi – ha piuttosto disarticolato il sistema della pubblica amministrazione sui territori e ha generato il depauperamento, in termini di funzioni e di capacità di incidere, di questi enti locali, strategici per le comunità, aggravando compiti di Comuni e Regioni. Approvare la nuova legge – conclude – è necessario per garantire più efficienza e democrazia”.