“I nuovi equilibri all’interno della commissione europea determinano possibili scenari interessanti: ad esempio, come chiede il governo Meloni, scomputare gli investimenti dal tetto di spesa e valutare le specificità nazionali per decidere, nazione per nazione, quali sono le spese da dover scomputare”. Lo dichiara in Aula, durante la dichiarazione di voto sul Piano strutturale nazionale di bilancio di medio termine, la senatrice di Fratelli d’Italia Lavinia Mennuni. “Non solo – prosegue -. Poco o nulla si è parlato durante questa seduta del tema della natalità, nonostante il calo demografico sia devastante in tutta Europa. Soltanto in Italia – osserva – abbiamo 700 mila pensionati a fronte di meno di 400 mila nati.
Non sarebbe allora utile scomputare le spese per rilanciare il tasso di natalità e la demografia in Italia e in Europa?”. Prosegue quindi la parlamentare di FdI: “In questo scenario in cui vogliamo perseguire la nostra azione pervicace verso l’Europa, andiamo a presentare un Piano con una previsione del deficit tendenziale rispetto al Pil del 3,8% l’anno, in netta diminuzione rispetto al dato consuntivo del 2023. Questo dato – aggiunge – è figlio anche di una maggiorazione delle entrate di + 23,3 mld, grazie al più grande incremento del lavoro in Italia degli ultimi anni, con 494 mila posti di lavoro in più. Oggi, alla luce di questi dati, la nostra sfida – conclude la Mennuni – è conciliare una prudente gestione della finanza pubblica con la crescita economica”.