«La relazione semestrale della Direzione Investigativa Antimafia conferma in maniera inequivocabile che la criminalità organizzata a Bari e in tutta la Puglia è tutt’altro che sopita, e il livello di pervasività raggiunto da alcuni noti clan locali è allarmante. Uno in particolare che, pur con i capi storici detenuti, continua a esercitare un controllo egemone su vaste aree della città grazie a una fitta rete di affiliati e fedelissimi». Lo afferma il senatore di Fratelli d’Italia Filippo Melchiorre, componente della Commissione Parlamentare Antimafia, commentando i dati contenuti nella relazione della DIA sulle attività del 2024.
«Il coinvolgimento della criminalità organizzata barese – prosegue – in settori strategici dell’economia, dalla gestione dei rifiuti al commercio di metalli, fino al controllo del mercato del gioco d’azzardo e alle infiltrazioni nel tessuto politico locale, come emerso anche dall’inchiesta “Codice interno”, impone una riflessione seria e azioni immediate. Non possiamo permettere che in un contesto democratico vi siano ancora sacche di potere mafioso in grado di condizionare voti, affari, e la vita quotidiana dei cittadini. A farne le spese sono le imprese oneste e i cittadini perbene che vedono svilita la legalità e calpestata la fiducia nello Stato».
«Ringrazio la DIA per il prezioso lavoro svolto e rivolgo un appello a tutte le istituzioni: occorre una risposta corale, trasversale e concreta. La lotta alle mafie non può e non deve conoscere tregua. Servono risorse per la prevenzione, sostegno alle imprese sane, rafforzamento degli strumenti interdittivi e soprattutto una forte vigilanza su ogni possibile forma di condizionamento politico-elettorale. La politica non resti in silenzio: su questi temi bisogna essere uniti – conclude Melchiorre – e non sono ammessi né ambiguità né compromessi».