“L’unanime condanna da parte della Camera dei deputati del Daspo emesso nei confronti del sindacalista Puzzer, al quale va la mia solidarietà, mette in mostra l’ennesimo scivolone del ministro Lamorgese. Arrivare a comminare un anno di divieto a entrare nella capitale a un cittadino che pacificamente manifestava in piazza del Popolo, ha il chiaro sapore di un intimidazione rivolta a chiunque intenda contestare provvedimenti del governo. Una decisione liberticida e palesemente anticostituzionale di cui si chiede l’immediata revoca. Cosa sta accadendo al Viminale? I mancati rimpatri degli immigrati clandestini in piena pandemia, gli agenti infiltrati che scuotono i blindati della stessa polizia di cui fanno parte e poi picchiano brutalmente un manifestante inerme, l’autorizzazione data a Forza nuova per recarsi sotto la sede della Cgil da cui è scaturito il famigerato assalto che ha cambiato verso alla campagna elettorale e, ora, l’espulsione di Puzzer. Una spirale senza precedenti che necessita un intervento non più rinviabile di rimozione del Ministro dell’interno. Il presidente Draghi ne prenda atto e lo induca a fare un passo indietro. Chi non la pensa come Draghi deve poter manifestare il proprio dissenso liberamente, con l’unica condizione di farlo civilmente e pacificamente. E poi questa modalità finirà per irrobustire gli scettici del vaccino invece che persuaderli. Un boomerang oltre che una violenza intollerabile”. E’ quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.