“Solo l’ipotesi che il Partito Democratico possa immaginare di guidare Palazzo Chigi favorendo l’elezione di Draghi al Quirinale dovrebbe far rabbrividire qualunque sincero democratico. Le uniche volte che il Pd ha espresso un presidente del Consiglio legittimamente eletto in quanto espressione della volontà dei cittadini risale al 1996 e al 2006. Tutte le volte che il Pd al contrario ha espresso un suo uomo alla guida della nazione (D’Alema, Letta, Renzi, Gentiloni) o ha fatto parte della compagine governativa di esecutivi tecnici (Ciampi, Amato, Monti, Conte, Draghi) lo ha fatto attraverso manovre di palazzo che gli hanno consentito anche di blindare il Quirinale. Direi anche che può bastare. Oltretutto va sottolineato che il Pd è allergico alla democrazia diretta e quindi una soluzione che favorisse personalità piddine al Quirinale o a Palazzo Chigi rallenterebbe o impedirebbe del tutto il processo di riforma costituzionale, non più rinviabile”. E’ quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.