“A quanto pare, la sinistra vorrebbe imbavagliare i Parlamentari perché non facessero il loro lavoro. Non c’è infatti nessun intento censorio da parte di Fratelli d’Italia nei confronti di Report, un tempo spazio di inchieste assai più serie. L’interrogazione di FDI sul ‘metodo Report’ è invece una tipica attività della Commissione di vigilanza sulla Rai, giustamente usata nel corso degli anni da tutte le forze politiche. In questo caso, si chiede se l’utilizzo ricorrente di pentiti di mafia, giudicati inattendibili dalla magistratura, che dopo qualche decennio fanno presunte rivelazioni su persone da tempo decedute, sia in linea con quanto stabilito dal Contratto di Servizio, che regola i rapporti tra lo Stato e la Rai. Questa è la domanda posta dai deputati e senatori di Fratelli d’Italia componenti della Commissione all’amministratore delegato della Rai, adempiendo al loro dovere di tutelare gli utenti e l’immagine del servizio pubblico televisivo.
L’On. Schlein e gli altri esponenti della sinistra vorrebbero forse impedire ai parlamentari di fare ciò che la legge prevede? Condividono forse l’uso di accuse di ex mafiosi, fatto per di più omettendo di far sapere agli ascoltatori che sono stati giudicati inattendibili dalla magistratura? Di cosa dovrebbe occuparsi la Commissione di vigilanza, se non di casi come questo? Solo di soubrettes e ricette di cucina?”.
Lo dichiara il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Lucio Malan.