Rai, Rampelli (VPC-FdI): Cda antiromano? Non scherziamo. La Rai è Roma e Roma è la Rai

“Nel processo di desertificazione economica e industriale di Roma che si è manifestata negli anni pre-pandemia ed è frutto di concause legate alle politiche locali quanto a quelle nazionali, oggi s’innesta una nuova ipotesi: il trasferimento della Rai a Milano con la creazione di un centro di produzione che, così si ventila, potrebbe configurarsi come una Saxa Rubra del Nord. Sono certo ci siano tentativi di strumentalizzare politicamente questo discorso da parte del Pd che, con Zingaretti in testa, oggi dissotterra l’ascia di guerra senza essersi tuttavia mai battuto per evitare la parabola digradante della Capitale. Il Pd è davvero l’ultimo a poter parlare e nessuna dichiarazione d’amore può arrivare sul corpo moribondo di una città che loro stessi hanno ridotto in stato comatoso. Detto questo, su una cosa mi sento di concordare con Zingaretti, Roma è la Rai e la Rai è Roma, capitale da sempre dell’audiovisivo e tale deve restare. La lista delle eccellenze, vecchie e recenti, collocate a Milano, è lunga perché Milano è città straordinaria con una collocazione strategica alle porte dell’Europa e rappresenta una ricchezza per l’intera nazione, ma non si può fare tutto a Milano. Occorre distribuire le opportunità e rispettare le vocazioni di ogni pezzo della penisola e, semmai, dislocare al Sud per accorciare il divario. Anche la Lombardia ne beneficerebbe”. E’ quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.

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