Il percorso per la riforma della Rai deve necessariamente accelerare, al fine di fornire al servizio pubblico tutti gli strumenti utili a svolgere appieno il suo fondamentale compito.
Si tratta di un processo che richiede responsabilità da parte di tutti gli attori in campo: dalla politica ai rappresentanti dei lavoratori.
Per completezza dell’informazione, contro le solite logiche strumentali, è importante sottolineare che l’ultimo rapporto della Commissione europea, pur evidenziando la necessità di ulteriori riforme, riconosce alcuni progressi compiuti dalla Rai in tema di pluralismo, indipendenza editoriale e finanziamento del servizio pubblico. Si riconosce inoltre che i programmi Rai ospitano regolarmente inchieste giornalistiche critiche nei confronti del governo e della sua maggioranza.
Unirai è parte attiva in questo processo di riforma, di cui la recente audizione presso la commissione competente del Senato rappresenta solo un passaggio. Ribadiamo la necessità di garantire risorse certe e prevedibili attraverso il canone — oggi tra i più bassi d’Europa — per mettere l’azienda nelle condizioni di programmare e operare con efficacia.
Stigmatizziamo ogni strumentalizzazione del rapporto UE da parte di chi intende utilizzarlo per attaccare la Rai o screditare il lavoro delle sue redazioni. Lo afferma il sindacato dei giornalisti Rai Unirai.