«Ieri sera, in via Paladini dove 50 anni fa venne aggredito e sprangato il povero Sergio Ramelli per il solo fatto di aver espresso le proprie idee, è stata rimossa e vandalizzata la corona di fiori messa da Fratelli d’Italia lo scorso 29 Aprile in occasione dell’anniversario della sua morte. Dopo l’ennesimo oltraggio verso un giovane martire di Destra, il Comune di Milano si deciderà a condannare questo altro ignobile gesto? Deporrà anche il Sindaco Sala una corona di fiori per Sergio nel luogo dove, in seguito alla brutale aggressioni a colpi di chiave inglese, perse poi la vita dopo 47 giorni di agonia? Continua, purtroppo, il clima d’odio degli anni ’70-‘80, che noi della Destra tanto speravamo e auspicavamo fosse finito. Aimè è ancora in corso e dopo 50 anni ci sono nostalgici delle chiavi inglesi e arnesi vari della Sinistra ma, ancor più grave, c’è ancora oggi chi è dalla parte degli assassini. Ricordo, infine, che non solo nella città metropolitana come appunto a Cassano D’Adda, a Novate Milanese e a Cinisello Balsamo sono state contestate le manifestazioni per Sergio Ramelli ma, a Milano, durante il corteo dello scorso 1 maggio alcuni no-global, anarchici e Cobas, hanno esposto un cartellone sul pavimento di piazzale Loreto raffigurando la chiave inglese (Hazet 36). Il tutto è a dir poco disgustoso». Così il Deputato di Fratelli d’Italia, vice Presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera ed ex vice Sindaco delle Giunte di Centrodestra milanesi, Riccardo De Corato.