“Cinquant’anni fa, il 29 aprile, si spegneva Sergio Ramelli, giovane militante del Fronte della Gioventù, vittima innocente di una brutale aggressione motivata dall’odio politico. A soli diciotto anni, Sergio pagò con la vita la scelta libera e coraggiosa di credere in un ideale e di impegnarsi, pacificamente, nella vita pubblica. Oggi il suo sacrificio rappresenta un monito per le generazioni presenti e future: la violenza non può e non deve mai essere strumento di confronto politico. Sergio Ramelli è diventato simbolo della libertà di pensiero, del coraggio delle idee e del diritto di ogni cittadino di esprimere, senza paura, la propria visione del mondo. In questa ricorrenza solenne, accogliamo l’appello del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a non seguire i ‘cattivi maestri’, che seminano odio e divisione, ma a costruire una società fondata sul rispetto, sul dialogo e sulla memoria condivisa. Nel nome di Sergio, rinnoviamo il nostro impegno per una comunità civile capace di custodire la memoria delle vittime dell’intolleranza e di difendere i principi della democrazia, della libertà e della convivenza pacifica. A Sergio Ramelli, e a tutti i giovani che hanno pagato con la vita il coraggio delle proprie idee, va il nostro affettuoso ricordo”.
Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia Antonio Giordano.