Ramelli. Rossi (FdI): “Vittima dell’odio politico. A 50 anni dalla sua uccisione, un dovere non dimenticare”

“A cinquant’anni dalla brutale uccisione di Sergio Ramelli, il nostro pensiero va a un giovane la cui unica ‘colpa’ fu quella di esprimere liberamente le sue idee. Ricordarlo oggi, dopo mezzo secolo, significa riaffermare con forza il valore del rispetto, della memoria e del rifiuto di ogni forma di violenza politica.” Lo dichiara in una nota Fabrizio Rossi, deputato di Fratelli d’Italia.

“Sergio Ramelli fu aggredito e massacrato a soli 18 anni, davanti alla sua casa, da un commando di militanti dell’estrema sinistra. Morì dopo settimane di agonia, in un’Italia dilaniata dall’odio ideologico. È nostro dovere, oggi più che mai, onorare la sua memoria e ricordare che nessuna idea giustifica la violenza. Il sacrificio di Ramelli resta un monito per tutti: la democrazia si difende anche coltivando la memoria”, conclude il deputato di Fratelli d’Italia, Fabrizio Rossi.

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