“Abbiamo i fondi di Giubileo e Pnrr da utilizzare, ma poi dovremmo rivedere i criteri di distribuzione delle risorse dello Stato sul territorio perché sono troppo spesso penalizzanti per Roma. Ricordo che i romani danno allo stato più soldi di quanti ne ricevono ed è giusto così, è un privilegio di chi è cittadino di una capitale, ma tutti i servizi sono al collasso perché i costi di gestione sono superiori alle risorse di cui la città dispone. Allora il problema è endemico.
A differenza di Gualtieri lavorerei più sulle periferie, avrei più coraggio e userei il pugno duro nei confronti dell’illegalità, altrimenti continua a spargersi la voce che a Roma si può delinquere impunemente, spacciare, prostituirsi, occupare stabili e case, sfruttare i bambini, fare accattonaggio, rovistaggio, taccheggio, borseggi, dormire ovunque e defecare per strada… Anche se il fallimento dei sindaci è principalmente dovuto alla mancanza di poteri e risorse adeguati per la Capitale. Stiamo lavorando anche sui poteri da devolvere a Roma”.
Lo dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia, in stralci di un’intervista sul quotidiano Il Tempo.
In merito alle prossime elezioni europee dice che: “la candidatura con spirito di servizio di Giorgia Meloni è un segnale importante per dire a tutti i popoli del continente che la leader europea indiscussa del momento scende in campo e si propone di guidare la stagione di rifondazione di cui l’Ue ha bisogno. In questa fase storica in cui i cittadini si riconoscono nelle persone più che nelle ideologie i leader che non ci mettono la faccia sbagliano ed Elly Schlein – che ce la mette a metà – sembra ostaggio di un partito che non sa coniugare leadership e partecipazione ritenendo che l’una vada a discapito dell’altra. Una visione vetusta e inattuale”.
A domanda su un noto quartiere di Roma, l’Eur, risponde che “andrebbe rafforzata la sua vocazione turistica, realizzato il Museo del Made in Italy nel Palazzo della civiltà italiana, come era programmato vent’anni fa e sarebbe bello poter completare il pentangono razionalista realizzando la porta a sud di Roma, l’Arco attrezzato di Libera rivisto e aggiornato, per dare un motivo ai viaggiatori per trattenersi a Roma un giorno in più e visitare la sua parte moderna, come accade a Parigi con l’Arco de La Defense. Ma si deve aprire un libero dibattito su questa proposta, che coinvolga tutte le sensibilità culturali”.
Alla domanda sul libro di Acca Larenzia risponde: “ne penso tutto il male possibile. Si dovrebbero scrivere tanti libri sui ragazzi innocenti ammazzati per allenare gli estremisti al loro ingresso nelle BR, si dovrebbero riaprire le indagini e trovare i colpevoli di quegli eccidi infami che hanno colpito anche giovani di sinistra e, se non si ha il coraggio di farlo, ci sarebbe sempre il prezioso silenzio per rispettare i sentimenti di una generazione ancora sofferente”.
Rampelli precisa la sua posizione sul fascismo dichiarando: “non è sufficiente dire che si è contro il fascismo? Mi sembra surreale… L’antifascismo storico è stato uno strumento per riconquistare libertà e democrazia, un valore e tutti lo riconosciamo, ma erano antifascisti anche coloro che non volevano liberare l’Italia dalla dittatura ma condurla sotto un’altra dittatura, quella comunista sovietica, coloro che hanno trucidato nel triangolo rosso donne, uomini, bambini e preti. Coloro che negli anni 70 incendiavano le nostre case e ci sparavano, con la pretesa di ucciderci restando impuniti. Sono quelli che picchiano i poliziotti e vietano l’ingresso nelle università a ebrei e persone non gradite a una minoranza di teppisti, coccolati da certi capi di partito”.
Rampelli precisa rispondendo a una domanda su Vannacci: “ognuno candida chi vuole, ne risponderà agli italiani. Io mi fiderei solo di chi da tempi insospettabili ha dimostrato di avere a cuore la propria comunità, rinunciando magari in parte alla propria carriera per l’impegno sociale, politico, culturale. Mi fiderei un po’ meno di chi non ha ottenuto i risultati che sperava nel suo mestiere e vuole cumulare più carriere, ma farlo non è certo vietato”. Conclude.