“Il governo Meloni non intende esercitare alcuna eccessiva pressione tributaria nei confronti dei contribuenti. È necessario ribadirlo, perché sul tema del redditometro stanno girando una serie di fake-news e di equivoci che è necessario smentire: il decreto ministeriale del viceministro Leo è provvidenziale, perché corregge una stortura che si è creata nel 2018, quando il governo Conte I ha abolito il redditometro varato dal governo Renzi tre anni prima, ma lo ha fatto stabilendo che si dovesse emanare un nuovo decreto con paletti precisi a garanzia del contribuente. Peccato che quel decreto non è mai stato emanato e il potere discrezionale dell’amministrazione finanziaria è rimasto dunque invariato. Ora, con questo decreto ministeriale si vuole invece limitare tale potere discrezionale di incrociare dati del contribuente su acquisti, tenore di vita e reddito dichiarato. Si tratta pertanto di una misura che va nella direzione di un fisco amico che gli italiani si attendono”.
Lo dichiara in una nota il senatore di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini, presidente della commissione Bilancio.