“Lo faceva. Lo fa ancora. Io l’ho visto. Frugava nei bidoni del McDonald’s con la determinazione di un agente della CIA e la fame di un opinionista di Rai 3 in prepensionamento. Portava via tutto: patatine tiepide, panini a metà, persino cannucce usate. E li mangiava. Da solo. Di nascosto. Negli studi Rai.”
A parlare è un testimone anonimo, incappucciato, voce distorta modello Darth Vader che ha perso il lavoro.
Chi è? Un ex collega? Un infiltrato? Un cliente scontento del Big Mac?
Non lo sapremo mai. Ma ci fidiamo. Perché è “veramente inquietante”.
Noi della RedLeak Unit vi presentiamo la nostra prima “inchiesta d’autore”: un servizio in puro stile Report, solo che stavolta a farla è l’intelligenza artificiale.
E – sorpresa – funziona proprio come il format originale.
La voce è falsa.Il testimone è anonimo. Ma il metodo è vero.
Perché quando una testimonianza anonima viene propinata come oro colato, senza possibilità di replica, senza nome, senza volto, senza contraddittorio, ci si può far male. E non per colpa del ketchup scaduto.
Noi, sia chiaro, abbiamo rispetto massimo per il vero giornalismo d’inchiesta. Quello serio. Quello che rischia davvero. Quello che scova tangenti, non panini.
Ma con i tribunali del popolo, le inchieste in chiaro-scuro con musica inquietante, le sentenze lette da testimoni camuffati come trapper, abbiamo qualche problema.
E allora li affrontiamo con l’unica arma che ci è rimasta: la risata.
Benvenuti nella RedLeak Unit:
– Dove i leak sono finti, ma le domande vere.
– Dove si fruga tra i rifiuti, ma per scherzo.
– Dove il vero e il falso si confondono… ma è la verità quella che cerchiamo per davvero.
Occhio: il fango è una cosa seria. E anche la libertà d’informazione.
Per questo vi invitiamo a riflettere: quando l’accusa è anonima, chi difende l’imputato?
Spoiler: nessuno.
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