“Quanto accaduto durante la manifestazione promossa dalla CGIL a sostegno dei referendum è di una gravità inaudita. Gli insulti rivolti dal palco al Presidente del Senato, Ignazio La Russa, rappresentano un attacco intollerabile a una delle più alte cariche dello Stato. Non si tratta di uno scivolone verbale, ma di un atto deliberato che mina le basi del rispetto istituzionale e del confronto democratico. È inaccettabile che un palco sindacale, ufficialmente dedicato al dibattito pubblico, si trasformi in una tribuna di odio personale e politico. Nessuna storia familiare, per quanto dolorosa, può giustificare un linguaggio tanto volgare quanto pericoloso. Chi parla in pubblico ha una responsabilità: le parole sono pietre, e chi le lancia alimenta un clima di delegittimazione che rischia di sfociare nella violenza. Condanno fermamente quanto accaduto e chiedo che il segretario della CGIL Maurizio Landini prenda immediatamente le distanze da tali dichiarazioni. Il silenzio, in questo caso, equivale a complicità. Chi rivendica libertà e diritti non può tollerare insulti e aggressioni contro chi rappresenta lo Stato”.
Lo ha detto il deputato di Fratelli d’Italia, Cristina Almici.