“Ancora una volta la sinistra radicale, con la consueta arroganza, pretende di salire in cattedra per impartire lezioni di democrazia e moralità, salvo poi scivolare nel fango del turpiloquio e della violenza verbale. È quanto accaduto sul palco della Cgil durante la maratona referendaria, dove Adelmo Cervi ha pensato bene di insultare gravemente il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, definendolo con epiteti inaccettabili che offendono non solo la persona, ma l’intera Istituzione che rappresenta. Nulla può giustificare un linguaggio simile, tanto più se pronunciato con la complicità del silenzio di chi quel palco lo ha organizzato. Il segretario della Cgil, Maurizio Landini, che tante volte si è eretto a paladino del dibattito democratico, ha il dovere di prendere le distanze da un attacco volgare e pericoloso, che alimenta un clima di odio e tensione sociale. Chi offende le istituzioni dello Stato non si pone fuori dal perimetro della destra o della sinistra, ma fuori da quello della democrazia stessa. Chiediamo a Landini di scusarsi pubblicamente e di chiarire se questi toni rappresentano anche il pensiero della Cgil. Perché chi tace, acconsente. E soprattutto perché come ha giustamente rilevato il Presidente La Russa c’è chi sta gettando benzina sul fuoco della dialettica, col rischio di riportare le lancette della storia ai tempi della contrapposizione politica violenta”.
Lo dichiara Umberto Maerna, deputato di Fratelli d’Italia.