“Dopo la condanna di un tribunale italiano verso quattro agenti dei servizi segreti egiziani giudicati responsabili della tortura e dell’omicidio del ricercatore italiano Giulio Regeni, penso che per l’Italia si ponga una questione di tutela dell’interesse nazionale su cui il governo non può far finta di nulla. Senza considerare che la vicenda coinvolge un’altra questione centrale per la dignità di uno Stato sovrano e cioè l’incolumità dei propri cittadini all’estero. Il governo deve assumere una posizione ufficiale, che può giungere finanche al ritiro del nostro ambasciatore, perchè è evidente che in questa vicenda ci sono troppe reticenze e opacità, se non veri e propri depistaggi. Ed è ancora più grave l’atteggiamento degli egiziani che a seguito della condanna non hanno dimostrato alcuna disponibilità. La vicenda Regeni sta quindi assumendo contorni preoccupanti che investono la stessa politica estera e il ruolo e la credibilità della nostra Nazione all’estero, già troppo calpestata ed offesa. Il ministro Di Maio e il presidente Conte che oggi, loro malgrado e per nostra sfortuna, rappresentano l’Italia, battano un colpo”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Francesco Zaffini.