“Secondo le rilevazioni dell’Istat circa 156mila giovani hanno lasciato l’Italia negli ultimi anni, di questi 12 mila erano laureati. Una vera emorragia spacciata come inevitabile conseguenza della globalizzazione ma in realtà, effetto di politiche governative inadeguate. Fin dal suo insediamento il Governo di Giorgia Meloni ha posto la questione dei giovani e della loro valorizzazione al centro della propria agenda strategica con un obiettivo principale: quello di restituire dignità alla ricerca. Non con slogan ma, come sempre, con azioni concrete: il Fondo di Finanziamento Ordinario della ricerca è passato da 7,4 a oltre 9 miliardi di euro, con un ulteriore aumento di 336 milioni per il 2025. Il Fondo Italiano per la Scienza ha oggi una dotazione record di 475 milioni e abbiamo stanziato 50 milioni di euro per attrarre in Italia i vincitori dei prestigiosi bandi ERC, offrendo loro condizioni logistiche, strutturali e finanziarie di alto livello. Un investimento mirato che manda un messaggio chiaro alla comunità scientifica internazionale: l’Italia c’è, e vuole tornare protagonista. Grazie al decreto-legge che risolve le criticità legate ai contratti di ricerca- definito dalla Crui come ‘una svolta strategica’- non solo abbiamo evitato un possibile calo dei titolari di assegni di ricerca ma ne abbiamo registrato addirittura la crescita. Noi vogliamo un’Italia che smetta di essere terra di partenze e diventi finalmente faro di cultura e progresso. Il nostro impegno proseguirà in questa direzione. Ringrazio il governo Meloni per il lavoro intrapreso con convinzione e con uno sguardo rivolto alle prossime generazioni”.
Così il deputato di Fratelli d’Italia Grazia Di Maggio annunciando in aula il voto favorevole alla mozione di maggioranza sul piano strategico nazionale volto ad attrarre e favorire la permanenza di ricercatori europei ed extraeuropei in Italia.