“Garantire un’adeguata rappresentanza ai piccoli Comuni nel Consiglio Direttivo degli Enti di Governo degli Ambiti Territoriali Ottimali. E’ questa l’importante modifica alla Proposta di Legge 330, apportata mediante l’emendamento, approvato dal Consiglio Regionale. Con tale atto abbiamo voluto sostenere le ragioni dei piccoli comuni che giustamente paventavano il rischio di vedere vanificati i loro risultati, spesso eccellenti, in materia di attuazione e gestione del ciclo dei rifiuti e di percentuali di raccolta differenziata.
Grazie a questo intervento emendativo, sia i Comuni con popolazione tra i 5.000 e 15.000 abitanti, che i Comuni con popolazione compresa tra 0 e 5.000 abitanti, avranno la possibilità di nominare un componente del Consiglio degli Enti di Governo degli ATO costituito da 4 membri, di cui due nominati dalla Assemblea con votazione espressa da ciascun componente con una sola preferenza. Provvedimento da noi voluto per limitare la forte centralizzazione che si sarebbe creata senza la presenza di rappresentanti dei comuni meno estesi e popolati. Infatti con l’istituzione degli EGATO, che porta a livellare le differenze logistiche, di bilancio e ambientali, a sfavore dei Comuni meno estesi e popolati, borghi e piccoli centri con identità urbanistiche e architettoniche storiche, rischiavano di essere giocoforza penalizzati.” Così in un comunicato Giancarlo Righini consigliere regionale del Lazio di FdI, vicepresidente della Commissione Regionale Agricoltura e Ambiente, Luisa Piacentini vice presidente Consiglio Autonomie Locali.
Togliere la tari delle seconde case