“Dall’Europa ci aspettiamo un salto di qualità nelle politiche a tutela della produzione risicola di qualità. L’aumento dei costi per le nostre filiere non fa altro che renderle sempre più esposte alla concorrenza esercitata da Paesi che non possono, o non vogliono, sottostare alle regole di sostenibilità che l’Unione Europea prevede per le proprie aziende. Se vogliamo assicurare un futuro alla risicoltura europea, di cui l’Italia è orgogliosamente leader, le istituzioni devono mettere in campo azioni concrete sulle clausole di reciprocità negli accordi commerciali extra UE, così da garantire i medesimi standard produttivi, ambientali e sociali richiesti ai produttori europei”.
Queste le prime dichiarazioni del sottosegretario al Masaf, senatore Patrizio La Pietra, a margine del proprio intervento nella conferenza “Il riso e le politiche europee per la tutela di un prodotto di qualità”, che si è tenuto a Vercelli durante il convegno “Il futuro del settore risicolo europeo; una strategia comune”, in occasione della manifestazione internazionale Risò.
“La concorrenza sleale è dannosa in termini economici e anche sotto il profilo delle garanzie di qualità che dobbiamo offrire ai cittadini. Sul giusto prezzo per il riso, sul giusto profitto per i risicoltori, sui livelli qualitativi della produzione europea e conseguentemente anche sulla qualità di quanto l’Europa importa – ha concluso il sottosegretario La Pietra -, l’Italia non è disposta a trattare. Ad ogni centimetro ceduto oggi su questi temi corrisponderebbe un centimetro di risaie in meno che verrebbero rimpiazzate da un deserto economico, sociale e ambientale, che non può e non deve essere il futuro panorama europeo della risicoltura e di tutta l’agricoltura”.