Ristori. De Carlo-Osnato (FdI): Pagamenti attesi da mesi e scaricabarile del governo. Aiuti diretti a produttori italiani.

Interrogazione al ministro Patuanelli

“I pesanti ritardi nell’erogazione del Fondo Ristorazione istituito dal precedente governo sono l’ennesima presa in giro che devono subire i nostri imprenditori. Invece di cimentarsi nello scaricabarile, che si rivela poi un clamoroso autogol, il governo si impegni a versare i contributi ai richiedenti e a utilizzare il resto del fondo per aiutare direttamente i produttori agricoli e alimentari italiani”.

Lo dichiara il senatore e responsabile del Dipartimento Agricoltura di Fratelli d’Italia Luca De Carlo, che ha presentano un’interrogazione al ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli, sul destino dei fondi a sostegno delle filiere agricole e alimentari italiane introdotti dal decreto Agosto.

“Già all’epoca avevamo descritto il provvedimento come una vera e propria ‘genialata’. Come altro definire, infatti, un provvedimento che erogava a ristoranti, catering, alberghi e altre strutture contributi a fondo perduto per acquisti di prodotti alimentari italiani, mentre nello stesso momento lo stesso governo chiudeva le stesse attività? – continua De Carlo -. Non è un caso che ci siano state solo 46mila domande a livello nazionale, che impegnano 345 milioni di euro sui 600 complessivi del Fondo”.

A sua volta Marco Osnato, deputato e responsabile del Commercio per Fratelli d’Italia, dice: “Il governo sbaglia anche quando prova a fare bene: la misura sarebbe stata utile se lo stesso governo non avesse deciso di rendere impossibile al mondo della ristorazione di lavorare con le chiusure draconiane decise in questi mesi. Ci auguriamo che si possa uscire al più presto da questa logica delle serrate indiscriminate e si possa permettere a bar e ristoranti di lavorare nel rispetto delle norme di sicurezza”.

“Un controsenso anche lo scaricabarile fatto dal governo sui ritardi, attribuibili per l’esecutivo a Poste Italiane, gestore della piattaforma per l’inserimento delle domande”, sottolinea De Carlo. “Ma è stato lo stesso governo a incaricare Poste di questa operazione: ci si assume una buona volta la propria responsabilità o, come era già accaduto con i commercialisti e consulenti del lavoro per i ritardi nei pagamenti della cassa integrazione, si continua a incolpare qualcun altro?”.

“Oltretutto, l’erogazione è stata seriamente ritardata da inadempienze tecniche di Poste” rileva Osnato “e così alla fine a rimetterci sono comunque e sempre gli italiani”.

In tutto questo, c’è il dramma di migliaia di imprenditori “che non hanno ancora visto un euro, nonostante l’ultima finestra utile per la presentazione delle domande si sia chiusa il 15 dicembre 2020. Parliamo di decine di migliaia di persone che, dopo aver pagato i fornitori, hanno magari anche dovuto pagare centinaia di euro al commercialista per la presentazione della domanda, come mi è stato segnalato personalmente da diversi imprenditori del settore; oltre al danno, la beffa”, aggiunge De Carlo che chiede quindi al Ministro Patuanelli quali siano i tempi di liquidazione dei contributi e rilancia: “I 255 milioni inutilizzati del Fondo Ristorazione vengano utilizzati immediatamente e senza ritardi per dare ristori diretti a chi vende e produce italiano”.

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