Rizzetto (FdI): dati Inps confermano efficacia controlli su ADI e FSL

“La riforma del reddito di cittadinanza, voluta e sostenuta dal Governo Meloni, è stata assolutamente necessaria. Dati Inps confermano che molteplici truffe e irregolarità, nel periodo della Presidenza Tridico, hanno reso possibile un illegittimo riconoscimento del reddito di cittadinanza, causando gravi danni all’erario. Una delle principali cause è stato il lacunoso sistema di controlli sulla veridicità delle dichiarazioni e dei requisiti. Controlli che dal 2019 al 2023, cioè fino all’ingresso delle nostre misure, sono avvenuti solo successivamente al riconoscimento del beneficio (ex post).

Grazie a questo Governo sono stati invece intensificati i controlli prima dell’erogazione del beneficio spettante (ex ante), in un’ottica di prevenzione di comportamenti opportunistici e fraudolenti, anche attraverso sistemi di interoperabilità con i diversi attori istituzionali coinvolti. Dai dati forniti dall’Inps a seguito dell’interrogazione, a mia prima firma e a firma di tutto il gruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Lavoro alla Camera, si evince un aumento delle domande respinte (in fase di istruttoria) rispetto a quelle revocate in corso di erogazione della misura, determinato dall’introduzione dei controlli preventivi automatizzati sui requisiti di accesso alla prestazione.

Le pratiche respinte nel 2020 sono state 342.392; nel 2021 sono state 443.980; nel 2022 il numero è arrivato a 524.363. Al 30 settembre 2023 il numero delle pratiche respinte è stato inferiore, solo 259.160.

Un dato, a mio avviso, importante è la decadenza della procedura per motivi che possono essere collegati ad esempio a truffe. Al 30 settembre 2023 le domande bloccate per la perdita di uno dei requisiti o di omessa comunicazione delle variazioni sono state 57.250; nel 2022 sono state 17.669; di 20.439 nel 2021 e di 4.796 nel 2020.

Dati che confermano l’efficacia dei controlli svolti dall’Inps, e progressivamente rafforzati, con l’obiettivo di accertare la veridicità delle dichiarazioni rese, verificando preventivamente le informazioni in possesso dell’Ente e di altre amministrazioni pubbliche, e anticipando i controlli anche in ottica «antifrode».

Questo Governo si è assunto la responsabilità di voltare pagina, di introdurre misure adeguate e controlli preventivi, oltre che di rielaborazione mensile in corso di erogazione della misura, che consentono di evitare il più possibile l’erogazione di prestazioni indebite”. Lo comunica in una nota il Presidente della Commissione Lavoro della Camera, On. Walter Rizzetto (FdI), primo firmatario di una interrogazione al Ministero del Lavoro in merito alle possibili omissioni, nel periodo dal 2019 al 2023, nei controlli imputabili all’Inps che abbiano determinato un’indebita percezione del reddito di cittadinanza con conseguente responsabilità dell’Istituto.

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