“Pugnalata al collo, all’addome e alla schiena. I risultati dell’autopsia del corpo della giovane Michelle, uccisa a Primavalle dal presunto assassino, un suo coetaneo, lasciano attoniti dalla crudeltà con cui l’omicida si è scagliato contro la minorenne. Non è il primo caso di cronaca in cui muore una giovane con modalità efferate. Pensiamo a Pamela, stuprata e fatta a pezzi a San Lorenzo, ma nel caso specifico vittima e carnefici sono minorenni. E questo assume una rilevanza sociale. Così come per il fenomeno delle baby gang, protagoniste di azioni violente fra di loro e contro soggetti deboli. Per questo si impone una riflessione: l’essere adolescenti oggi è essere già adulti. Le sollecitazioni dei social e delle piattaforme che istigano alla violenza, ad azioni estreme per acchiappare sempre più followers, i messaggi devianti di alcune canzoni, la latitanza genitoriale, sono tutti corresponsabili di ciò che sta accadendo nella società ed in particolare ai giovani. I giovani sono lo specchio, perché la società è deresponsabilizzata, perché si parla solo di diritti ma mai di doveri. Perché non si riconosce più una autorità a cui portare rispetto. Penso agli insegnanti umiliati, accoltellati o presi a pallettoni. Una società dove tutto è percepito come un gioco, una sfida. Ed un gesto normale diventa anche ammazzare una ragazza, perché forse ti ha respinto o non ha restituito un piccolo prestito di denaro. Una società dove i ragazzi non comprendono più che ad una azione corrisponde una conseguenza e le conseguenze stanno diventando soprusi, aggressioni, molestie, omicidi. Per questo siamo tutti chiamati in causa, ognuno per il ruolo che svolge nella società. Dalla famiglia alle istituzioni. C’è un serio allarme sociale e non possiamo girarci dall’altra parte”. Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia Massimo Milani.