“Nonostante le urgenze da affrontare a Roma, il primo atto del neo assessore alla Cultura della Capitale, Massimiliano Smeriglio è un attacco personale a un rappresentante delle istituzioni, il Ministro della Cultura Alessandro Giuli.
Nel voto di giugno, al fondatore del Centro Sociale La Strada, con sede in uno stabile occupato della Garbatella, non è bastato l’appoggio dei centri sociali, troppo impegnati a preservare lo status di illegalità impunita in cui si muove l’area delle occupazioni. La sua scommessa è di rianimare i quartieri popolari: una confessione implicita che questi sono stati abbandonati dalla sinistra. Smeriglio si concentri sui ritardi nell’organizzazione del Giubileo, sulle condizioni in cui versano le biblioteche di Roma e l’intero comparto della cultura di Roma, invece di perdere tempo in sterili polemiche che gli ricordano la sua giovinezza. Ricordo al neo assessore alla Cultura di Roma Capitale che i rappresentanti delle istituzioni hanno il dovere di governare per tutti i cittadini. Massimiliano Smeriglio ha fatto carriera con il suo essere “anti-qualcuno” e spero che adesso si possa finalmente concentrare sui problemi della Capitale, visto che la sinistra gli ha trovato una collocazione dopo la mancata elezione al parlamento europeo. Pertanto, anziché fare la morale e agitare fantasmi di improbabili passati altrui, Smeriglio pensasse alle vicende e ai trascorsi ingloriosi del Centro sociale La Strada in cui non mancano episodi di violenza ed aggressioni contro chi non la pensava come loro”.
È quanto dichiara il deputato di Fratelli d’Italia, Marco Perissa.