Roma Pride. Morgante-Iannarelli (FdI): L’inclusione non è odio, illegalità, né ideologia. Da manifestazione messaggio distorto per i giovani

“Si è svolto a Roma – col benestare del Comune – il Pride, una manifestazione che ha assunto, come al solito, per contenuti e toni, una chiara connotazione politica e ideologica, contro il buon senso e contro un governo democraticamente eletto. Particolarmente preoccupante è il contenuto del manifesto del Roma Pride. Si leggono inviti a disobbedire a normative vigenti, come quella che vieta la pratica dell’utero in affitto, definita giustamente dalla legge italiana come inaccettabile. Altrettanto grave è l’attacco a provvedimenti che tutelano il diritto dei genitori ad essere informati e coinvolti nell’educazione affettiva e sessuale dei figli, o che mirano a preservare nei documenti pubblici la figura del padre e della madre. Particolarmente inquietante e superficiale l’insistenza con cui si promuovono transizioni di genere nei minori, con l’uso di farmaci bloccanti della pubertà già in età infantile o preadolescenziale. Si tratta di percorsi delicati e complessi, che non possono essere banalizzati né ideologizzati. La comunità scientifica internazionale ha già sollevato numerose perplessità su queste pratiche che possono portare a scelte troppo precoci, con conseguenze mediche e psicologiche gravi e irreversibili. Tutto questo viene espresso in termini di ostilità estrema verso il governo, accusato senza mezzi termini di essere “reazionario”, di voler negare libertà fondamentali e di alimentare odio. Una narrazione caricaturale e divisiva che non aiuta il confronto democratico, ma lo inquina, alimentando una propaganda d’odio, addirittura accusando il governo di usare i corpi e le relazioni delle persone come bersagli da colpire. È lecito domandarsi: sono davvero questi gli esempi da proporre ai nostri giovani? Sono questi i modelli educativi che dovrebbero insegnare il rispetto e l’affettività nelle scuole, magari all’insaputa delle famiglie? Sono questi i nuovi “paladini” della lotta alla violenza di genere e della democrazia? Ci auguriamo che i giovani siano aiutati a sviluppare un pensiero critico autentico, lasciati liberi da pressioni ideologiche e che possano distinguere chi educa al rispetto e chi, invece, usa le cause sociali come strumento di lotta politica. L’Occidente sta già mostrando segnali di crisi attraverso questo approccio ideologizzato: è tempo di riflettere su cosa significhi davvero tutelare i diritti e il bene dei più vulnerabili, a partire dai bambini”. Così in una nota congiunta il deputato di FdI Maddalena Morgante, responsabile nazionale del dipartimento Famiglia e Valori non negoziabili del partito e il Consigliere di Fdl alla Regione Lazio, M.Chiara Iannarelli, Responsabile del Dip. Famiglia e Valori non negoziabili di Roma.

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