Roma, Rampelli (VpC-FdI): Diritto e Acquedotti: 2776 anni di capitale universale

Campeggiano sulla rete immagini del Colosseo, della cupola di San Pietro, dei tanti meravigliosi e impensabili scorci di Roma, visioni mozzafiato che dimostrano che davvero esistono città bellissime in Italia e nel mondo e «tu non vedrai nessuna cosa al mondo maggior di Roma». Ma non sono l’estetica, i monumenti, il paesaggio né tanto meno Dybala a rendere questa capitale “maggiore di tutte le altre città”, Roma è stata grande nel diritto, nel sapere, nella struttura della società, nell’essere l’antico impero con il potere più democratico di quei tempi, fino alla Repubblica. È stata grande nel programmare tutto, a cominciare dalla raccolta e distribuzione gratuita del bene pubblico primario, l’acqua, per bere, lavarsi, immergersi, navigare. Salus per aquam, la salute attraverso l’acqua (non è inglese…).

Roma non è mai stata dei romani, ha avuto il ruolo di modello universale e sta appassendo perché non lo interpreta più. Che torni a essere capitale di tutti, dando a ogni cittadino del mondo la sensazione di appartenergli, carpendo da ognuno il meglio della bellezza, della sensibilità, del sapere, della grandezza.
Capitale universale insomma, per sempre”. E’ quanto scrive il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia sulla sua bacheca Facebook in occasione del 21 aprile, compleanno di Roma.

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