“Gualtieri invita a lavorare tutti insieme? Permettetemi una battuta: scimmiottando il “Giuseppi” di Trump riferito a Conte, chiederei a “Roberti”: parla il Gualtieri sindaco o il Gualtieri ministro dell’Economia del governo Conte 2? Perché ci sono agli atti decine e decine di interventi di FdI e miei che, in commissione Bilancio, incalzavamo Gualtieri nelle audizioni sul Pnrr perché pensasse a Roma. Nella prima stesura del Piano non c’erano fondi per la Capitale. Noi proponemmo sei miliardi, uno all’anno, e dettagliammo per cosa, dal Tpl all’emergenza abitativa. Avrebbe significato non solo assicurare risorse a Roma, ma agganciarle alla corsia preferenziale e al cronoprogramma serrato del Pnrr. Ricevemmo un no, poi arrivò il governo Draghi e il successore di Gualtieri, Daniele Franco, ascoltò le nostre richieste e allocò circa 500 milioni sul filone Caput Mundi. Un passo avanti che però non ci soddisfaceva sia per la cifra sia perché continuava a legare i fondi al Giubileo. Ma a Roma le risorse vanno assicurate perché è la Capitale, non perché è la città più bella del mondo o il cuore della cristianità. Sentir parlare “Roberti” della necessità di dare più fondi a Roma mi fa amaramente sorridere: la nostra richiesta sul Pnrr era stata respinta perché arrivava da FdI. Se Gualtieri ha cambiato idea, gli dico: benvenuto tra coloro che non indossano la maglia».
Lo ha detto Paolo Trancassini, deputato di Fratelli d’Italia e coordinatore regionale del partito per il Lazio, in un’intervista al Il Sole 24 ORE.