L’eco della violenza, che ha turbato molte città d’Italia nel corso dei cortei dei giorni scorsi, non si è ancora spento. La gravità dell’accaduto, con decine di esponenti delle Forze dell’ordine feriti, vetrine di negozi distrutte e auto date alle fiamme, è sotto gli occhi di tutti.
Spiccano, tra i vari gesti di incomprensibile prepotenza e spropositata gravità di cui alcune frange di manifestanti, l’imbrattamento della statua di San Giovanni Paolo II e l’attacco alla sede del Gruppo delle Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia in via Amba Aradam. Quest’ultimo episodio è stato denunciato in una nota dal Tenente colonnello Gianfranco Paglia, Medaglia d’Oro e consigliere del Ministero della difesa. Che dopo aver rimarcato il suo rispetto verso chi manifesta per qualcosa in cui crede, afferma che “viene difficile rispettare chi, dietro a falso pacifismo, scende in piazza imbrattando luoghi, statue, negozi. E lanciando petardi”. Come quelli che hanno raggiunto la sede del Gruppo delle Medaglie d’Oro. Un luogo che “custodisce la memoria e la storia di coloro che per la sicurezza e la libertà del Paese hanno sacrificato la vita. Uomini e donne che hanno combattuto per quella stessa libertà che da giorni viene invocata dai cortei. In quella sede c’è la storia dell’Italia e con questo vile gesto si è abbondantemente superato il limite della decenza umana. Non ci sono scusanti e ragioni che tengano” sottolinea Paglia. Che aggiunge: “Persone che non rispettano i propri connazionali non sono credibili per ciò che manifestano. Persone che rinnegano la propria identità non possono capire il vero senso della vita e il significato della parola libertà. Se ogni protesta deve essere pretesto per dare sfogo ai propri istinti violenti, che nulla hanno a che fare con le cause stesse della protesta, allora è evidente che si è arrivati ad un punto di non ritorno”. Ed a proposito delle responsabilità di quanto sta accadendo, il Tenente colonnello è molto deciso: “ringrazio, per questo, quella parte della politica che sta fomentando odio, verso le istituzioni e non solo. Spero – conclude – che tutti prendano le distanze da questo ignobile gesto, che si traduce nel disprezzo del nostro Paese”. Alle sue parole hanno fatto eco quelle del deputato di Fratelli d’Italia Marco Cerreto, che ha espresso piena solidarietà al Gruppo delle Medaglie d’Oro “per il vile attacco subito”, definito “un gesto che rappresenta non solo un’offesa alla memoria dei nostri eroi, ma un insulto alla stessa identità nazionale e ai valori di libertà per i quali tanti italiani hanno sacrificato la vita. Colpire un luogo che custodisce la storia e l’onore della Nazione significa colpire l’Italia intera. Le manifestazioni di dissenso sono parte del confronto democratico, ma quando si trasformano in atti di violenza e profanazione perdono ogni credibilità e si tramutano in puro disprezzo per le istituzioni e per il Paese. Chi oggi tenta di giustificare o minimizzare simili gesti si rende complice di un clima d’odio che nulla ha a che vedere con la democrazia”. L’esponente del partito di Giorgia Meloni, nel sottolineare che le manifestazioni di questi giorni si stanno evidentemente rivelando atti politici antigovernativi che solo in apparenza hanno a che fare con il popolo palestinese e quanto sta accadendo a Gaza, si unisce a Paglia nel chiedere una unanime e ferma condanna della violenza.